La nostra mission è quella di supportare i nostri clienti/partner nell’affrontare le proprie sfide e raggiungere gli obiettivi. In quest’ottica abbiamo sempre cercato gli approcci ed i modelli più efficaci, efficienti e sostenibili e la scoperta del coaching ha rappresentato una pietra miliare ed un punto di non ritorno. Nel modello del coaching per lo sviluppo, così come ce lo rappresenta John Withmore, abbiamo ritrovato una struttura che conteneva i presupposti e le principali modalità operative che utilizzavamo da tempo per supportare i nostri clienti nella definizione di obiettivi e piani d’azioni, nonché nell’uso del feedback e di tecniche di implementazione di questi ultimi. Abbiamo cominciato pertanto a dare sempre più spazio all’uso di questo strumento, per scoprire, giorno per giorno, che rappresentava molto più di questo.
Finché c’è stato l’evento che ha rappresentato la svolta: la prima conferenza europea del coaching svoltasi a Sitges, in Catalunia, alla quale ho partecipato. Dopo alcuni giorni di confronti e approfondimenti sono tornato con la ferma determinazione a sviluppare ulteriormente e diffondere quello che, a mio avviso, era e rimane l’approccio al cambiamento per eccellenza.
E così dagli anni 2000, ha avuto inizio quello che per tanti anni avremmo proposto con il titolo di Master in Personal & Business coaching. Nonostante le precedenti esperienze con la Programmazione Neurolinguistica, l’Analisi Transazionale, l’Enneagramma, la teoria Costruttivista e via discorrendo, teorie dalle quali abbiamo negli anni distillato apprendimenti e soprattutto applicazioni pratiche, ci siamo, sin dalle prime mosse, posti l’obiettivo di proporre un modello utilizzabile da chiunque sia semplicemente motivato ed animato dal desiderio di “essere coach”. Senza aver bisogno di altre conoscenze ed esperienze.
Questo intento si è rivelato però di difficile applicazione e, in una prima fase, si è tradotto semplicemente nel tentativo di dare nomi “non tecnici” agli strumenti che di fatto proponevamo. In particolare abbiamo cercato di semplificare la teoria del goal setting e di sintetizzare quanto sapevamo in tema di domande efficaci o potenti ed in tema di ascolto e costruzione della relazione.
Nel frattempo prendeva vita quella che al tempo venne chiamata FIC, Federazione Italiana Coach, e che si sarebbe trasformata nel chapter italiano di ICF, associazione internazionale nella quale siamo stati, da subito, attivi e di cui la nostra Laura Quintarelli è stata Presidentessa.
In seno alle attività e riflessioni portate avanti con l’intento di diffondere il coaching, abbiamo maturato la convinzione che la strada che ci avrebbe portati a trasmettere le competenze del coaching senza usare teorie e modelli pre-esistenti fosse quella di concentrarci, per l’appunto, proprio sulle competenze. La decisione dunque di focalizzare le esperienze formative sull’acquisizione delle competenze enumerate da ICF ha coinciso con un cambiamento di nome e di struttura.
Il Master si è scomposto in due livelli: il Bootcamp , che fornisce le ore necessarie all’acquisizione della credenziale ACC (Accredited Certified Coach) e l’Excellence, che fornisce quelle necessarie al livello PCC (Professional Certified Coach).La nuova veste del percorso si è arricchita con best practice di coaching elaborate e sperimentate per i nostri clienti aziendali nel corso degli anni, aggiornamenti sulle linee guida ICF in merito alle competenze, case study, analisi di sessione registrate, oltre ad attività di pratica professionale supervisionate.
Quest’anno Fedro compie 25 anni di attività e la nostra scuola di coaching ne compie 21; nelle nostre aule dedicate alla formazione al coaching professionale sono passati quasi 500 allievi, moltissimi dei quali, sono attivi nell’attuale panorama italiano. Ognuno di essi ha rappresentato una sfida ed una fonte di apprendimento, ogni edizione ci ha spinti a rivedere e migliorare il nostro approccio ed i nostri programmi, ogni edizione ci ha reso, almeno lo speriamo, dei coach migliori. E a questo punto della corsa, mentre il nostro corpo docente si rinnova e si arricchisce, sentiamo ancora la stessa voglia di vent’anni fa di metterci in gioco e contribuire allo sviluppo ed alla diffusione di questo straordinario approccio al vivere.
A cura di Bruno Benouski
Partner
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