Cos’hanno in comune il coaching con l’essere genitori?
A me è sembrato immediato il collegamento: le competenze del coach calzano alla perfezione con quelle del genitore! Mi sono detta “Non si tratta forse di accompagnare il cliente nel suo percorso di crescita? Sponsorizzarlo e riconoscere i suoi progressi? Ascoltare profondamente, dare feedback……tutte competenze fondamentali per un genitore”
Cosi è nato il mio progetto, un percorso articolato in 6 incontri per supportare i genitori a vivere con soddisfazione il proprio ruolo, diventandone veramente protagonisti.
Come spesso capita nel coaching, la formazione e le esperienze di vita personali disegnano la cornice dentro la quale ci sentiamo veramente utili e in sintonia, con ciò che scegliamo di fare.
Io, pedagogista e mamma di tre figli, ho sentito forte questa mission …. ed ho seguito il mio intuito.
Il successo del format è stato quello di aiutare i genitori a riflettere sui propri obiettivi educativi. Prima di tutto acquisire consapevolezza su cosa si stavano chiedendo: “Che cosa voleva dire per loro essere soddisfatti come genitori?” Qual’ era il loro obiettivo? Cosa gli serviva per raggiungere risultati concreti?
Sperimentazione diretta di una nuova metodologia, un allenamento mentale al quale non erano abituati.
A quel punto erano pronti per provare concretamente in aula nuovi atteggiamenti, competenze genitoriali supportate dal coaching e dall’intelligenza emotiva!
Insieme ai gruppi abbiamo lavorato su due dimensioni. La prima: definire i propri obiettivi rispetto al progetto educativo, la seconda imparare a diventare l’allenatore dei propri figli.
Un genitore mi ha detto “tutti ormai sappiamo che è importante rinforzare positivamente i figli, ma fino ad oggi non mi ero reso conto che ci fossero cosi tante possibilità per farlo!”
E ancora…..”aver imparato ad usare correttamente il feedback con mia figlia durante l’adolescenza è stata un’ancora di salvezza, mi ha permesso di comunicare consapevolmente con lei, fino a poco tempo fa avrei soltanto gridato!”.
Un altro fattore di successo è stato quello di aver costituito un gruppo di pratica, con cadenza mensile. E’ una possibilità per i genitori di sapere che una volta finito il percorso c’è comunque una continuità, un’opportunità per lavorare in gruppo. Lo spazio ha lo scopo di condividere apprendimenti, dubbi, casi reali con la supervisione di un coach.
E come spesso succede quando si fa coaching, ho appreso molto, moltissimo da tutti i genitori, un pezzo di ogni loro storia è entrato nella mia rendendola più ricca!
Scritto da Elena Celeste, Coach ACC e Trainer, ex allieva Fedro.
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