La nostra ex allieva Claudia Minozzi ci ha raccontato l’esperienza di Group Coaching & Game Design da lei ideata e progettata, svolta con la collaborazione del collega Maurizio Viziano, anche lui ex allievo Fedro.
Nel periodo tra febbraio e aprile 2016 si è svolta a Roma un’esperienza nuova: l’unione di coaching e game design per la creazione di board games.
Dal desiderio di alcuni game designer emergenti di creare nuovi prodotti per il mercato dei giochi da tavolo è nato un progetto integrato di coaching & game design per trasformare tale desiderio in un obiettivo concreto.
Il progetto integrato ha preso la forma di un workshop (dal titolo “Fai il tuo gioco!) che conteneva elementi formativi delegati ad esperti del settore e un percorso di group coaching che ha coinvolto i nuovi game designer, individualmente o in piccoli team.
Grazie al supporto di due coach professionisti, dr. Claudia Minozzi (ideatrice, progettista di tutta l’iniziativa e coach) e del collega Maurizio Viziano, i partecipanti sono riusciti a passare da idee molto vaghe ed appena abbozzate a progetti concreti che sono ora in fase di sviluppo del prototipo. La motivazione nel realizzare i board game era già molto elevata, ma i partecipanti avevano mostrato il bisogno di chiarire meglio quali fossero i passaggi ideativi per rendere la loro creazione più definita, originale e d’effetto. Il bisogno formativo è stato colmato da un professionista del settore, il game designer ed editore Andrea Sfiligoi, di Ganesha Games (con esperienza nel mercato internazionale e numerosi premi alla carriera). Per facilitare il visioning, si è fornita anche la possibilità di avere delle illustrazioni mirate a visualizzare il prodotto finito.
I coach Claudia Minozzi e Maurizio Viziano hanno facilitato la creazione unendo domande potenti, preziosi feedback e task innovativi: per esempio utilizzando alcuni giochi (editi ed inediti) con funzione di “meta-giochi” (come è stato brillantemente osservato dal game designer Walter Nuccio, autore de “La progettazione dei giochi da tavolo”, ed. Mursia 2016).
I meta-giochi sono stati utili ai coachee come strumenti di visioning, per immaginare – una volta terminato – alcuni dettagli del proprio futuro prototipo e l’effetto che avrebbero voluto provocare nel loro pubblico ideale.
[headline tag=h2]Metodologia Group coaching & game design [/headline]
Da un punto di vista metodologico, la progettazione del workshop integrato di group coaching e game design si è svolta in due fasi.
La prima fase è consistita in un evento singolo pilota di 4 ore. L’incontro ha permesso di affinare le domande e gli esercizi più efficaci allo sviluppo del GROW e le domande più evocative adeguate all’individuazione degli elementi grafici, sviluppati per l’occasione dall’illustratrice con dei bozzetti eseguiti all’impronta.
La seconda fase è stato un percorso di coaching di 4 incontri, in cui è stata molto incentivata l’interazione tra tutti i partecipanti, il che ha reso il clima del gruppo molto sereno e adatto alla creatività.
Essendo emerso un bisogno formativo sulle tecniche e sul mercato dei giochi da tavolo, un quinto incontro è stato condotto dall’esperto del settore, così da fornire strumenti utili al processo creativo. Al termine del percorso di coaching tutti i membri del gruppo hanno sviluppato un piano di azione efficace per la realizzazione dei loro prototipi e per una futura introduzione sul mercato.
[headline tag=h2]Feedback dei Coachee e dei Coach [/headline]
Durante l’ultimo incontro di group coaching è stato chiesto ai partecipanti di lasciare un loro feedback: ciò che ha entusiasmato di più è stato il progetto stesso nel suo complesso, considerato innovativo e originale.
Ai coachee è stato anche chiesto quali benefici e apprendimenti avessero avuto dal percorso: tutti hanno apprezzato il metodo del coaching e l’hanno trovato applicabile e utile non solo per questo obiettivo creativo, ma anche per altri obiettivi di vita e lavoro. Il coaching – in base a quanto riferito – è stato loro d’aiuto per pensare in modo differente per programmarsi le attività seguendo uno schema e acquisire maggiore consapevolezza del “vero obiettivo” ciò che veramente volevano ottenere da questo percorso.
L’esperienza è stata fantastica anche per chi ha progettato e condotto il group coaching (e il format dell’intero workshop): aiutare nello sviluppo creativo di un prototipo è stato un onore, coinvolgente ed emozionante, la più grande soddisfazione che un coach può avere è veder sbocciare idee e fiorire progetti concreti.
I prototipi completi parteciperanno al Contest dedicato all’illustre autore Andrea Angiolino (saggista, game designer, autore di numerose pubblicazioni, tra cui il Dizionario dei giochi, ed. Zanichelli), che sarà nel team della prossima edizione del progetto Fai il tuo gioco.
Ci auguriamo che tutti i prototipi riescano ad emozionare e colpire il pubblico, quanto hanno colpito i coach!
Dr. Claudia Minozzi, titolare e project manager centro studi Tesiteam, coach ACC ICF.
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