Spesso mi trovo a rispondere a delle domande sulla figura del Mental Coach Sportivo. In questo articolo proverò a fare un po’ di chiarezza e dare il mio punto di vista.

  • Quali sono i Coach più famosi e cosa fanno?
  • Chi è il Coach? Che competenze ha?
  • Cosa fa, cosa sa fare?
  • A cosa serve?
  • Che differenza c’è tra lavorare con un singolo atleta, rispetto a lavorare con un gruppo?

Quali sono i Coach più famosi e cosa fanno?

I Mental Coach sportivi più famosi e conosciuti in Italia sono Julio Velasco, allenatore della nazionale italiana di pallavolo e Christian Lattanzio, che ha collaborato con diversi club della Premiership prima di approdare alla corte di Capello con la Nazionale inglese e al Manchester City di Roberto Mancini.

Che hanno in comune Julio Velasco e Christian Lattanzio?

Sono stati entrambi allenatori sportivi di successo e Direttori Sportivi di grandi squadre.

Chi è un Mental Coach Sportivo? Che competenze ha?

La definizione corretta di Mental Coach Sportivo è: un professionista che ha le competenze di un allenatore sportivo e di un coach aziendale.

Cosa fa un Mental Coach Sportivo?

Il termine Mental Coach rischia di creare un po’ di confusione in quanto fa riferimento solo alla parte mentale, mentre in realtà dovrebbe avere competenze sulla parte emozionale, sulle voci interne, conosce gli stili di apprendimento e di insegnamento e li sa adattare alle situazioni, è in grado di utilizzare sistemi rappresentazionali, metafore, è un esperto di sistemi neurologici, blocchi e leve della performance, focalizza l’atleta sulle sensazioni e sui risultati che ottiene.

Gli strumenti del Mental Coach Sportivo sono: feedback, ascolto profondo, comunicazione diretta, domande potenti, sviluppare consapevolezza.
Un Mental Coach Sportivo è un esperto di cambiamento, insegnamento, apprendimento, linguaggio, che grazie alle sue competenze è in grado di migliorare la performance di un atleta o di una squadra, focalizzandosi su degli obiettivi misurabili e condivisi.

Che differenza c’è tra lavorare con un singolo atleta, rispetto a lavorare con un gruppo?

Il divario è enorme: con un team il mental coach deve essere percepito come un parallelo dell’allenatore con cui si deve coordinare. Con il singolo si va molto più in profondità e si agisce direttamente sulla personalità.

A cosa serve un Mental Coach Sportivo?

Il Mental Coach Sportivo è un professionista che si mette a servizio dell’atleta o della squadra, con l’obiettivo di migliorare le performance o aiutare gli allievi (anche non professionisti!) ad apprendere un gesto atletico o un esercizio.

Una caratteristica importante del Mental Coach Sportivo è quella di avere un vasto portafoglio di competenze professionali e una “cassetta degli attrezzi” che può mettere a disposizione dell’atleta, in una posizione di partnership e fiducia reciproca.

Il Mental Coach Sportivo si focalizza sul processo presente e prepara a raggiungere l’obiettivo giorno per giorno, ed arrivare al risultato finale.

Maurizio Stanca

Istruttore di Sci Alpino BASI, Personal wellness e sport Coach ICF

 

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