In che modo la percezione che ognuno ha della realtà riguarda l’attività di Coaching?

 

La realtà che percepiamo viene recepita in modo personale e soggettivo attraverso i filtri della nostra mente.

Una ricerca della Medical Research Council Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge ha portato a scoprire che l’impronta digitale con cui percepiamo e rappresentiamo la realtà può essere rilevata da una risonanza magnetica funzionale. Dai risultati emerge che la corteccia temporale inferiore crea una particolare rappresentazione della realtà con schemi differenti da persona a persona.

Questi risultati sono in linea con il presupposto del costruttivismo, per cui  ciascun individuo costruisce una propria “mappa di significati” personali, che gli consentono di vivere in quello che ciascuno sperimenta come il proprio mondo. Definiamo “realtà” ciò che è una nostra rappresentazione della realtà: da questo concetto il coach si muove per ampliare nel cliente la consapevolezza dei significati e delle interpretazioni che egli sta dando alle esperienze e di come ciò condizioni nel muoversi verso un obiettivo.

“Ampliare la Consapevolezza” è appunto una delle competenze ICF chiave del Coaching e a questa dedichiamo un’intera giornata di approfondimento in occasione della Core Competencies Clinic.