Se hai maturato la decisione di intraprendere una formazione specialistica sul coaching molto probabilmente hai concluso una riflessione su come poter arricchire il tuo profilo professionale per future evoluzioni di carriera o hai compreso che il coaching può offrirti nuove competenze per potenziare le tue prestazioni, in particolare se hai responsabilità di gestire collaboratori, o ancora, vuoi capitalizzare la tua esperienza lavorativa combinandola con le inclinazioni personali per diventare un libero professionista a servizio dello sviluppo delle potenzialità e delle performance di altri individui.
Complimenti! Sei giunto ad una decisione spesso non semplice da prendere.
Dietro l’angolo, si profila un’altra decisione da prendere, a quale Scuola di Coaching iscriversi per diventare un coach professionista?
Navigando nel web e dopo alcune ricerche ti sarai reso conto che sono molto numerose le opzioni da valutare, più di quanto immaginavi. Scegliere diventa complesso.
Come faccio ad essere sicuro di fare la scelta giusta?
Quale è la Scuola di Coaching che fa per me?
[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Criteri per scegliere una Scuola di Coaching [/headline]
Il mercato offre molti validi corsi e società di formazione specializzate e per facilitare il tuo processo decisionale condivido alcuni criteri che come, ex allieva ed addetta ai lavori, ritengo importanti da considerare nella valutazione delle varie offerte.
A mio avviso sono 4 gli elementi a cui prestare attenzione.
1° Durata del percorso formativo.
2° Docenti che siano coach professionisti.
3° Metodologia didattica.
4° Scuola di Coaching con esperienza pluriennale.
[headline tag=”h3″]Durata del percorso formativo [/headline]
Vediamo il primo, Durata del percorso formativo. Se desideri acquisire le competenze coaching per essere in grado di offrire un servizio professionale ed efficace come Junior Coach, il percorso formativo è opportuno che abbia come minimo una durata di almeno 8/10 giornate.
Diventare Coach presuppone la padronanza di competenze complesse che vanno elaborate, sperimentate ed adeguate al proprio stile personale. Per farlo è necessario esercitare i comportamenti di base delle competenze, oltre che acquisire i modelli e contenuti teorici e questo richiede del tempo di apprendimento.
[headline tag=”h3″]Docenti Coach professionisti[/headline]
Secondo criterio, Docenti che siano coach professionisti. Il valore aggiunto che i coach di professione trasferiscono alla formazione è molto prezioso e non risiede solo nell’essere degli esperti, ma anche nel dare maggiore concretezza e realismo al training. I Coach -Trainers, che possiedono almeno 500 ore di coaching verso clienti, possono condividere best practice e case history, indicare le nuove tendenze del mercato e offrire mentoring nella fase di apprendimento.
[headline tag=”h3″]Metodologia Didattica[/headline]
La metodologia didattica ritengo sia un aspetto importante da esplorare quando si sceglie una Scuola di formazione al Coaching.
A prescindere dai modelli teorici di riferimento e dagli approcci seguiti nelle singole Scuole di Coaching, è importante che la formazione riservi un tempo adeguato all’applicazione pratica attraverso esercitazioni, attività pratiche, sessioni di coaching di allenamento che prevedono feedback e supervisione da parte di Coach- Trainers.
Come ogni professione, anche il coaching non si impara solo sul piano teorico anzi, sono competenze complesse da padroneggiare e la sperimentazione diretta ne facilita ed accelera l’apprendimento.
[headline tag=”h3″]Esperienza della Scuola di Coaching[/headline]
Infine, da quanto tempo la scuola svolge la sua attività? A quale edizione è giunto il corso che ci interessa?
Un’attività pluriennale della scuola è un indizio di continuità e solidità della sua attività formativa, riducendo il rischio di imbattersi in scuole improvvisate.
Inoltre, altro fattore da tenere in considerazione è se la scuola e quindi il corso aderisce a qualche Associazione Professionale di Coaching nazionale o internazionale. L’adesione della scuola ad un Associazione, che però sia riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, è una garanzia che la formazione ti prepari ad offrire i servizi di coaching aderenti alla Norma Tecnica UNI sul Servizio di Coaching n.11601, che indica gli elementi e le attività fondamentali che qualificano un servizio professionale come un servizio di coaching in relazione alla LEGGE n.4 del 14/01/2013.Legge con cui l’ordinamento italiano ha riconosciuto il Coaching come attività professionale.

Usare questi 4 criteri può facilitare molto la selezione delle scuole che ti interessano, ma un altro suggerimento che posso darti è quello di incontrare direttamente i responsabili delle scuole che hai inserito nella tua rosa finale di scelta. Vedere il contesto in cui si svolgono le lezioni, parlare di persona con i responsabili e magari con alcuni dei docenti del corso può aiutarti a comprendere meglio l’approccio e lo stile della scuola, aiutandoti a fugare gli ultimi dubbi sulla scelta della scuola di coaching a cui iscriversi.
Ti faccio un grande in bocca al lupo per trovare il percorso formativo a te più congeniale, qualunque scelta farai sono sicura che rimarrai comunque affascinato e arricchito dall’apprendere la metodologia del Coaching e dal sperimentarne la sua efficacia.
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Michela Alunni
Corporate e Professional Coach ICF
Director School of Coaching FEDRO

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